Il capoluogo nuorese, da diversi anni, sta lavorando per dotarsi di un suo strumento urbanistico. Le peculiarità del contesto e le diverse problematiche da tempo irrisolte hanno reso questo processo difficile e tortuoso. Nel 2009 è stato presentato e approvato il P.U.C.(Piano Urbanistico Comunale) quale atto finale di un ciclo lungo 30 anni che ha visto avvicendarsi numerosi e illustri professionisti. Lo strumento adottato, se pur ricco di spunti, si è dimostrato debole all’atto della verifica da parte dell’amministrazione regionale, che pur rilevandone le qualità generali, ha fatto emergere limiti e carenze in merito a casi specifici. È essenziale rilevare come l’attuale situazione di stallo nella quale si trova il capoluogo Nuorese debba essere affrontata con approccio partecipativo, è fondamentale mettersi in gioco in modo tale da sfruttare il momento di difficoltà, trasformandolo in un’occasione di cambiamento irripetibile. In quest’ottica, il PUC, pensato e sviluppato attraverso un processo decisionale di tipo tradizionale, come previsto dalle consuetudini amministrative, spesso si dimostra rigido, imprigionato in un sistema di regole e vincoli che non sempre riescono a garantire la congruità tra norma e forma che ne era alla base. 10 progetti per Nuor.o Senza voler criticare in maniera aprioristica questa metodologia di approccio, va altresì fatto rilevare che la realtà della pianificazione sta da tempo esplorando nuove metodologie attraverso le quali approcciare le sempre più complesse realtà urbane, con l’obbiettivo di indirizzarne compiutamente gli sviluppi. È a partire dalla presa di coscienza di questa situazione che nasce l’iniziativa denominata urbaNU_10 progetti per Nuoro; essa si propone l’intento di affrontare il tema a partire dalle indicazioni di buon senso emerse dagli studi precedenti, ponendosi però questa volta l’obbiettivo di formalizzarle architettonicamente, in modo tale da verificarne la coerenza nel quadro delle modificazioni profonde che determineranno la futura configurazione della città. Partire dal progetto, questo è l’obbiettivo di urbaNU, a questo scopo ha raccolto 10 idee progettuali, sviluppate da giovani architetti e ricercatori universitari, legandole ad un quadro complessivo di interventi derivanti dalle indicazioni proposte dal P.U.C.2009. I 10 progetti interessano tutto il quadro urbano, ridefinendone gli ambiti e riconfigurandone le relazioni in un’ottica di disegno complessivo. I gruppi che hanno aderito al progetto urbaNU garantendo una molteplicità di approcci ed un interessante intreccio di esiti sono i seguenti: NuMi studio (Milano), Giovanni Santamaria team (NewYork), IDEA Industria de Arqitectura (Chile), Michele Moreno
architect team (Milano), Matteo Fraschini Architetto team (Milano), SGP+L (Firenze), Teknoarch+MAP (Milano), Filippo Quaranta team (Milano), Ascari/Prandi Architetti (Milano). urbaNU vuole essere un laboratorio “trasparente”, un vero e proporio “tavolo delle idee” visibile alla città e frutto della collaborazione di giovani esperti provenienti da università italiane ed estere. Finalmente anche Nuoro avrà l’occasione di guardarsi al futuro con occhio indagatore, rendendosi attore consapevole delle sue modificazioni. L’approccio qui proposto, rispetto al processo tradizionale, si pone quale luogo di confronto, di verifica di condivisione, e dunque, quale strumento di creazione di quel consenso necessario affinché ogni progetto possa passare dalla fase di concezione, a quella di realizzazione. In esso è l’interdisciplinarità, a porsi quale fattore essenziale di sviluppo, capace di coinvolgere ognuno dei soggetti integrandone il ruolo di “committente”, “interprete” e in fine “progettista”, attraverso l’uso sinergico delle specifiche competenze disciplinari. A promuovere l’iniziativa è il LAboratorio Virtuale PAESAGGIURBANI. IT, nato nel 2010 con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dalla città e al territorio, sviluppandone il senso critico e la partecipazione. Nell’idea dei promotori, la Mostra dei progetti quale finalizzazione di un ciclo, si pone quale momento essenziale di verifica e trasmissione dei risultati critico teorici ottenuti delle ricerche progettuali sviluppate per la città di Nuoro. La Mostra avrà come principale elemento comunicativo, un grande plastico scala 1:2000 della città, attraverso il quale sarà possibile
avere il quadro unitario dello scenario urbano, prefigurato dalla messa in sinergia dei singoli progetti. Dal Punto di vista concettuale, il plastico sopra descritto, assume un valore centrale, in quanto strumento divulgativo visivo/ tattile, si pone quale supporto stabile e dunque verificabile, sul quale costruire dibattito, entrando nel merito delle tematiche affrontate dai singoli progettisti. Attraverso questa esperienza, anche i cittadini/ visitatori avranno modo di ricollocare visivamente gli interventi progettuali proposti all’interno della propria mappa mentale della città, attivando un meccanismo di immedesimazione attraverso il quale ognuno di essi sarà portato a reagire criticamente, innescando meccanismi di critica/partecipativa. Critica questa, se ben indirizzata, sarà capace di rilanciare il dibattito, auspicando una partecipazione sempre più consapevole e condivisa, sullo sviluppo futuro della città, in un’ottica di disegno urbano compiuto e sostenibile.