[abstract nr.01]
Nel presente articolo si esaminano le condizioni per la trasmissibilità dell’informazione tecnica nel campo dell’Architettura e ci si interroga in merito a quali siano state le modifiche che hanno riguardato negli ultimi decenni le modalità attraverso le quali l’informazione tecnica viene trasmessa e diffusa. Per effetto della natura eterogenea e trans-disciplinare delle informazioni che concorrono alla formazione del progetto, l’importanza delle modalità di trasmissione dell’informazione tecnica nell’ambito delle discipline architettoniche è particolarmente accentuata.
Ne consegue che la trasmissione dell’informazione tecnica comporta spesso una riorganizzazione e messa a sistema della conoscenza, mirata a facilitarne l’appropriazione da parte dei soggetti che operano sulla base di tale informazione. Il perseguimento della memorizzabilità di conoscenze disparate quali spesso sono quelle che concorrono a formare l’informazione tecnica per l’architettura richiede talvolta il ricorso ad artifici narrativi e semplificazioni, come è anche riscontrabile nella trattatistica storica.
La rivoluzione digitale e la multimedialità ad essa connessa hanno ampliato la gamma delle dimensioni oggi utilizzabili nella trasmissione dell’informazione tecnica, introducendovi la possibilità di messaggi dinamici (quali filmati) e contenuti interattivi (resi possibili dall’avvento dei programmi software). Questo allargamento delle dimensioni utilizzabili per la veicolazione dell’informazione tecnica ha a sua volta ha ampliato i registri delle possibili “narrazioni” connesse a tale operazione. Prendendo le mosse dalle traiettorie storiche, l’articolo si focalizza sulle tendenze di evoluzione più recenti relative alle modalità della trasmissione tecnica e sulle conseguenze di tali tendenze sui contenuti stessi di tale informazione.
Gian Luca Brunetti / Politecnico di Milano, professore associato