Borromini conciliò in questa chiesa, tre differenti tipi di struttura: la zona più bassa ondulata, la cui origine si trova in piante tardoantiche, come il salone a cupola della piazza d’oro nella villa Adriana presso tivoli, la zona intermedia dei pennacchi che deriva dalla pianta a croce greca; e la cupola ovale che , secondo la tradizione, dovrebbe ergersi su di una pianta della stessa forma. Oggidì, e difficile valutare appieno la l’audacia e la libertà nel valutare tre struttura così diverse in modo tale che esse appaiano fuse in un insieme infinitamente suggestivo. Con questo ardito passo, Borromini aprì orizzonti completamente nuovi che furono ulteriormente esplorati nel secolo piuttosto che a Roma, in Piemonte e nell’Europa settentrionale.
Rudolf Wittkower, Arte e Architetura in italia 1600-1750, Middlesex ’58, tr. it. Enaudi.

 

La citazione dallo studio di Rudolf Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600_1750, Middlesex ’58, tr. it. Enaudi ’78 riporta l’attenzione sulla complessità della composizione secentesca. Vi indica la ricerca di un’espressione figurativa capace di esprimere la sintesi della statica e dell’estetica in base ad una geometria rigorosa che traduce nello schema astratto il corpo plastico dell’architettura, senza assoggettare ad esso la costruzione della fabbrica.
Invece esaltando, nella lavorazione dei materiali, la percezione che comprende l’intelligenza della forma. Il segreto sta nella sapienza della struttura statica che istruisce segretamente la forma cosicché la lavorazione conferma la sapienza della statica verificata dai numeri e dalla geometria, cioè la trasfigurazione nella decorazione.
Si può notare che questa tecnica compositiva è molto sapiente. Istruita dall’intelligenza della combinazione di forma, competenza statica, geometria e lavorazione decorativa. Non è particolarmente arbitraria o licenziosa.
Moretti si muove su analoga via, contemporaneamente all’autore tedesco.
Sottolineo il fatto che lo studio evidenziava una tecnica compositiva alternativa a quella neoplastica. Se questa poteva trovarsi sintonica all’architettura neogreca, l’altra privilegiava l’opera dell’architettura tardoromana.
Si può rilevare, altresì una sintonia con procedimenti stroboscopici dell’arte fotografica e cinematografica care ai futuristi. D’altra parte con i procedimenti compositivi di chi usa i files CAD, in particolare di Ghery e della Hadid.
Le tecniche descritte da Wittkower, sono state esposte in diagrammi grafici dal prof. Fraschini per l’insegnamento del disegno nella progettazione moderna nei corsi tenuti all’Università di Cape Town, cfr. Disegno/Design – geometry, measure and algorithm for architecture and the City, 2018, Maggioli. Si vedano i grafici a lato.


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