Nell’immaginario collettivo l’Uomo è il grande costruttore sulla Terra. In realtà, uno sguardo a Google Earth, ci permette di vedere come le uniche costruzioni visibili dal satellite siano le barriere coralline, ed esse risultano impressionanti se si pensa che a realizzarle siano stati microrganismi quali i coralli. Un’ altra considerazione si può fare sulle termiti, che con corpi che misurano meno di due millimetri costruiscono  torri alte sei metri che se rapportate a scala umana sarebbero edifici alti almeno 4 chilometri. I progetti architettonici delle termiti con le loro torri, pozzi, condotti di ventilazione, nursery, percorsi per il trasporto del cibo e la complessa camera che ospita il re e la regina, richiedono grande sforzo e il sofisticato sistema di ventilazione permette di mantenere la temperatura costante all’interno del nido, malgrado le escursioni termiche esterne. Interessante è stato mettere in relazione questi nidi animali con alcune tra le più importanti opere architettoniche dell’animale-Uomo. Anche le opere di Bruno Taut, di Mies Van der Rohe, di Peter Beherens,  hanno dei richiami all’architettura delle api. Degli esempi, in cui la somiglianza è evidente, sono sicuramente il Padiglione di vetro per l’esposizione Werkbund di Colonia del 1914, un progetto per un grattacielo ubicato in un quartiere centrale di Berlino, tra la Friedrichstrasse e il fiume Spree, denominato “Favo”, ma anche nel celebre logo disegnato da Beherens per l’azienda AEG. Se vi fu un influsso sulla “città lineare” di Arturio Soria del sistema apistico industro-perpetuel di M.Leblon (1858), che era una sorta di “alveare lineare”, in grado di mettere in connessione tra loro le varie colonie, così è possibile pensare a un collegamento tra la pianta per la viabilità della città di Washington di Soria con l’immaginario pervenutoci dalle città-formicaio. Dalle  due immagini messe a confronto, emerge la somiglianza tra lo schema della città di Washington dove la viabilità collega i vari poli cittadini così come nella città-formicaio le canalizzazioni mettono in comunicazione le nursery. Un team di scienziati, nel 2010 ha scoperto in Brasile una sofisticatissima città sotterranea che in passato era stata popolata da milioni di formiche. L’architettura degli animali è in perfetta armonia con il contesto ambientale; gli animali costruttori non esauriscono le risorse naturali e non creano problemi di inquinamento. I nidi delle termiti, i formicai, infatti, possono essere utilizzati per secoli. Le api riutilizzano la cera delle case abbandonate per costruirne di nuove. Sono straordinari esempi di architetture “inconsapevoli”e di istinto dai quali l’Uomo deve assolutamente trarre insegnamento.

Bibliografia
Benyus Janine, Biomimicry:Innovation inspired by Nature, HarperCollins Publishers Inc, New York, 1997
Gould James L., Gould Carol Grant, L’architettura degli animali: Nidi, tane, alveari., Raffaello Cortina Editore, 2008
Maeterlinck Maurice, La vita delle api, Newton Compton editori, 2012
Maeterlinck Maurice, La vita delle termiti, Newton Compton editori, 2012
Maeterlinck Maurice, La vita delle formiche, Newton Compton editori, 2012
Pallasmaa Juhani, Lampi di pensiero, Pendragon,2011
Soria y Mata Arturo, La città lineare, Milano, Il Saggiatore di Alberto Mondadori Editore,1968
Tucci Fabrizio, Tecnologia e Natura, Alinea editrice, 2007