Il progetto riguarda un edificio le cui vicende costruttive si svolgono tra il 1620 e il 1875. Il progetto si confronta con il monumento sostituendo le parti mancanti nel rispetto dell’asse di ingresso originario. Viene creato un suggestivo spazio centrale, costituito da pilastri retti ed inclinati i cui interspazi sono chiusi da bacchette di cotto; gli stessi elementi vengono usati nel cortile dove vengono mantenute le strutture voltate originarie. Il tema della ricostruzione della facciata affronta la volontà di non evocare la perduta materialità originaria. Si è scelto quindi di ricostruire l’ immagine potenziale dell’ impianto del ‘600 tramite l’applicazione di una pelle in continuazione dei resti della facciata originale che facesse da filtro tra il vecchio edificio e l’intervento moderno. Il nuovo prospetto è pensato in lamelle frangisole in metacrilato sulle quali viene serigrafata l’immagine della parte della facciata non più esistente. Le lamelle restituiranno, nel momento della loro totale chiusura, l’immagine di Palazzo Geraci, rendendo chiaramente distinguibili i diversi interventi.