Il nuovo fronte a mare della CalaGiuseppe Samonà nel Piano Programma di Palermo (1979-1982) prevedeva di completare il fronte a mare della Cala con un’architettura capace di intessere relazioni fra le preesistenze. In continuità con quel punto di vista, il progetto di nuovi alloggi diviene l’opportunità per cercare di dimostrare come una lettura critica del tessuto urbano possa condurre a intervenire in un contesto storico senza ricorrere a soluzioni mimetiche pur mantenendo, o possibilmente potenziando, le peculiarità del luogo. Il sistema antico, concentrico alla sponda e interrotto dai bombardamenti, è quindi riconfigurato con un corpo semicircolare che si attesta, a est, alla chiesa di Santa Maria di Porto Salvo.  L’articolazione dei fronti denuncia la varietà tipologica interna e manifesta un ritmo confrontabile, a livello dimensionale, con quello dell’edilizia “elencale” del contesto. L’apparente ripetizione è interrotta quando sono necessarie variazioni di scala e attraversamenti: in corso Vittorio Emanuele, via dei Cassari e a piazza della Fonderia, dove è garantita una permeabililità basamentale.