Memorie
Il nostro studio si chiamava “Laboratorio di Architettura”. Noi ci sentivamo anche tecnici e cercavamo un posto dove costruire un laboratorio per fare esperimenti di vario tipo. Era il 1972 e avevamo trovato un capannone sulla via Nomentana ma Sergio Bianconcini si rifiutò di prenderlo in considerazione, perché era troppo lon- tano e scomodo. Era...
Villa Adriana – Ernesto d’Alfonso.
Il testo architettonico della modernità. Dopo il rinascimento, villa Adriana, diviene il testo base nello studio dell’architettura. Pirro Ligorio, Borromini e Piranesi hanno legato villa adriana al barocco. E il termine mantiene il connotato di capriccio o licenza di sfrenato libertinismo. Che non merita. Sublime, invece. Esempio magistrale dell’unità: il guscio che ospita l’invaso. In...
Architettura d’interni, paesaggi dell’arte – Ernesto d’Alfonso
Architettura romana. Un’evidenza. Da principio. L’architettura romana non si appiattisce sull’architettura greca o ellenistica, pur riconoscendone il valore. E la necessità di studiarla. Come testimonia lo stesso Vitruvio. L’ originalità consiste nell’irriducibilità al principio greco dell’esposizione alla luce. L’architettura dei romani si nasconde. Si difende dalla luce. È arte degli interni. La definiremo, perciò un’architettura...
L’impostazione Teorica – Raimondo Pinna.
Il Tractatus logico sintattico, la forma trasparente della Villa Adriana, si pone con cognizione di causa nell’ambito dei trattati di architettura, ossia in quella serie di scritti teorici sulla disciplina che individuano e discettano sulle nozioni di base da cui un architetto non può prescindere, se vuole dirsi ed essere chiamato tale. Il suo autore,...
Biografia di un’idea – Francesco Leoni.
Il milieu di riferimento Il redigere un testo come questo ha in sé un portato di reminiscenze che, inevitabilmente, porta al tirare le somme di un capitolo, ancora aperto, ma che ha oramai dei contorni definiti e netti. In fondo, quest’anno, il Premio Piranesi, è diventato maggiorenne. O meglio: in quest’anno così travagliato e vessato,...
La trascrizione topografica della temporalità – Greta Allegretti.
Dalla teoria delle carte locali alle mappe per sistemi discreti, dalla descrizione alla narrazione della città antica. Nella sua multiforme espressione cartografica dello spazio e del tempo, l’Atlante di Roma Antica di Carandini costruisce la sua narrazione della città, degli attori, delle scenografie e degli eventi, nella forma di un racconto in grado di assumere...
Studio dal testo di Ananke 84.
L’uso del nome Tecnigrafo post-alessandrino conferisce all’atto mentale la sua dimensione tecnica (la sua necessità, come mezzo e come fine) e simultaneamente, all’atto tecnico la dimensione ideale nell’automatismo nell’automatismo messo in azione. Si tratta, in concreto, di considerare l’operare dello strumento come estroversione di atti del pensiero. L’emergere del paradigma ipotattico impone all’attenzione del pensare...
Una premessa storico-metodologica. Intervista a Pier Federerico Caliari.
Redazione. Il Tractatus rivela il superamento del paradigma greco da parte del paradigma romano post-adrianeo. Si concentra sul paradigma dello schema polare che struttura la domus-acropoli che diviene modello di città, o paradigma di composizione urbana. Il tracciamento di questo schema, porta a compimento una concezione dell’architettura assai complessa, prodotta dall’esercizio -il più arduo concepito...
Confronto tra II mos maiorum e l’alternativa polare radiale ipotattica.
Lo studio di Doxiadis chiarisce il principio fondamentale del mos maiorum, quello che lega indissolubilmente l’occhio con la mano il piede nell’azione umana in itinere, quindi pensata nella circospezione indissolubile congiunzione tra agire e pensare cioè memorizzare, immaginare ragionare reagire a ciò che capita. Lo possiamo osservare in un momento distinto entro un atto rituale...
Per una semiologia architettonica.
Il cambio paradigmatico nell’architettura: dalla mimesi della circospezione, alla precognizione del paradigma dispositivo – lo schema grafico del tracciamento, per poli e linee o picchetti e funi sul campo. o e/o architetto. Per iniziare e preliminarmente, concordo con la tesi sostenuta in Relational spacing in Ancient Greece, (si veda l’articolo di Ananke dedicato allo studio...
La lezione di Villa Adriana – Ernesto d’Alfonso
Villa Adriana è il testo architettonico, fattuale e non verbale, che espone il paradigma della città romana. Quello fondato su di un tracciamento, non coincidente con gli assi di vie e piazze. Inoltre polare, radiale ipotattico e non più paratattico. Un tracciamento, irreperibile una volta costruita la villa, le cui rette congiungono i centri degli...
Il materiale,il disegno, la costruzione, il montaggio – Ernesto d’Alfonso.
Il Capitol è altresì l’opera in cui la teoria di Le Corbusier approda al suo punto apicale. Non intendo dire che sia la più intensa, certo quella che conferisce a Le Corbusier la statura di autore riconosciuto nel mondo, globale, per così dire. La prima griffe, per dirla con la moda. Forse, ha ragione Colin...