Quattro temi per la città d’oggi
Ernesto d’Alfonso
Alle prese, come siamo, con una mappatura multiscala del mondo, occorre inventare forme inedite di autoistruzione permanente promuovendo il lavoro di tutti coloro i quali, in questi anni, hanno saputo guardare al problema della città e dell’architettura e hanno saputo promuovere la capacità di declinare nell’oggi una speranza futurista, sapiente del realismo lombardo e della sua genealogia politecnica, ascendente a Carlo Cattaneo.
Per la cultura dell’identità locale (integrante o ospitale) aperta alla globalità che si progetta al futuro, si impone il tema della misura e della scala, basata sulle misure spazio-temporali del corpo umano che abita mappe globali, con le cui scale si rapportano le sue misure. Ci si propone, quindi, di guardare all’architettura e alla città nel progetto di una mappa multiscala aperta allo spazio di flussi, orientati alla scala 1:1 ed al culto dei caratteri topografici e storici della mappa locale.
Del resto, cos’altro è la città, se non una mappa costruita e perciò fondata e radicata al suolo in scala 1:1 e conforme ai paradigmi consaputi e condivisi di una mappa mentale? Cos’è, se non una mappa offerta ai cittadini che come ospiti, nel duplice senso di ospitante e ospitato, vi abitano secondo uno stile di comportamenti comuni?
Abbiamo, perciò, pensato di riproporre Arc. Rassegna dei dottorati italiani di ricerca in composizione e progettazione architettonica e urbana in una nuova stagione, in una veste digitale, per un più ampio pubblico, più esplicitamente riferito allo studio della città e meno direttamente finalizzato alle esigenze della formazione universitaria, perché si rivolge a una generazione più avanzata e già impegnata nella professione, ma volendo mantenere l’ambizione alla qualità. Questo è ArcDueCittà.
Siamo tutti consapevoli che, nel rivolgerci ad un pubblico molto più ampio, potendo usare il potere della comunicazione informatica, in tempo reale, possiamo creare una interazione con ogni interlocutore e, quindi, un dialogo ampio e partecipato dal quale verranno gli indici dei problemi da affrontare o gli orientamenti dei temi che s’imporranno all’attenzione ed alla discussione o ricerca. Dal forum che il primo numero vuole avviare verranno tutti gli altri numeri pubblicati on-line e stampati almeno una volta l’anno.
Venendo ai contenuti, la rivista sarà strutturata in quattro sezioni relative a quattro temi: Urban design, curata da Lorenzo Degli Esposti; Architectural and ingeneer design, curata da Matteo Fraschini; Interior design and visual art, curata da Andrea Vercellotti; Virtual design, curata da Giuseppe Boi e Roberto Podda. Ariela Rivetta, che fu redattrice di Arc, curerà l’intreccio delle quattro sezioni nelle pagine di commenti e aperture. I quattro temi riguardano momenti specifici della città e ruotano attorno ad essa, che costituisce il luogo irrevocabile della loro insorgenza.