4) G. Arcoleo, progetto di restauro e recupero del complesso monumentale dell'arsenale di Palermo, vista dllo spazio esterno compreso tra la villa De Gregorio e l'arsenale.

Le condizioni al contorno dell’area dell’Arsenale, progettata dall’architetto Smiriglio nel Seicento, sono oggi ben diverse: sono state modificate la linea di costa, l’area quadrata dell’impianto, occupata oggi dai Cantieri navali, e gli edifici storici che affiancavano l’Arsenale non esistono più. L’intervento proposto si relaziona in forma evi­dente alle regole dell’antico edificio esistente, continuando in modo preciso l’organizzazione spaziale del vecchio arsenale. Cinque possenti setti murari, intesi come ele­menti bidimensionali, prolungano le campate­  voltate a botte del vecchio edificio, definendo al contempo grandi spazi espositivi a doppia altez­za e ad altezza normale. Superato l’ingresso si accede al museo vero e proprio attraverso la prima sala: un grande spa­zio a doppia altezza i cui protagonisti sono da un lato il muro superstite dell’antica officina e dall’altro una lunga scala posta a ridosso del set­to murario, che consente il passaggio agli spazi ad altezza normale. L’edificio termina con  tre corpi destinati a servizi, leggibili sia planimetri­camente che altimetricamente attraverso un rigoroso ma semplice gioco di sovrapposizioni volumetriche.