La tesi si pone come obiettivo l’analisi e l’approfondimento delle questioni relative alla conoscenza, alla conservazione e al restauro dell’architettura moderna. Tali questioni vengono indagate a partire dallo studio del Centro Civico di Gibellina Nuova e in particolare dell’edificio residenziale di Oswald Mathias Ungers, di cui si propone un intervento che miri a rafforzare l’idea di città connotata di elementi differenti per linguaggio e funzione. L’obiettivo è mettere in relazione parti del nucleo urbano, attraverso la costruzione e il disegno dello spazio pubblico. Le riconnessioni urbane tra le diverse emergenze architettoniche del Centro Civico costituiscono il presupposto del progetto, a partire dal concetto di «città in miniatura», centrale nella poetica ungersiana. Dalla scala urbana si arriva a quella dell’edificio e successivamente a quella dell’alloggio. In questo senso il progetto di restauro intende far riemergere il forte valore urbano insito nel progetto originale parzialmente realizzato e la sincronia di ogni parte con l’altra.